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Ho stampato le pagine relative agli esercizi ritmici, con cui faccio pratica e cerco di avere una certa padronanza esecutiva. Devo dire che sono molto utili per acquisire la giusta impostazione ritmica e spero che vengano completate da altri ritmi, tipo samba, etc.

...ma se Vito non discerne le tonalità e quindi le scale, che nella fattispecie sono quelle di do+ e sol+, gli si consiglia di seguire il metodo del do mobile di Goitre per la padronanza del setticlavio...!? Non farebbe meglio a capire come sono fatte le scale e poi scegliere qualche metodo elementare, ma sicuro, per fare il trasporto?
Vedo che si è ripetitivi...Roberto parla di 12 tasti e poi ne riporta 9...ma sono cose che già esistono nel metodo del Maestro Carbone...
Ho notato che nei forum c\'è molta imprecisione e spesso si usa un linguaggio sommario e poco comprensibile. Per favore, siamo seri.

Bravo, Roberto...ammiro la tua disposizione d\'animo. Riconoscere i meriti altrui è segno di grandezza.

Ciao Gianluca: mi pare di capire che il tuo organetto ha una tastiera di tredici bottoni, cioè nove in prima fila e quattro in seconda. Se è così le note che caratterizzano i tasti dovrebbero essere, in aprire e chiudere,
quelle descritte dal Maestro a pag. 8 del Metodo per Organetto+46 brani. Non ti resta che seguire i suoi insegnamenti così come li trovi nel suo sito.
Poi, ti pregherei di essere più preciso, quando chiedi qualcosa. Dovresti formulare le domande in modo chiaro e intellegibile (e non essere vago); solo così è possibile avere un dialogo costruttivo.

Senti...potresti spiegarti meglio? Ho capito che il tuo organetto è un quattro bassi. Se la tastiera ha nove bottoni in prima fila e tre vocette in seconda fila sarà formata da dodici tasti ed è come quella che usa il Maestro nei suoi video. Però il Maestro usa un due bassi, cioè a sinistra ci sono solo due bottoni, che sono quelli dei bassi. Anche se l\'organetto è in sol devi pensare sempre che la tastiera sia in do per leggere gli spartiti, cioè devi memorizzarla così, in questa tonalità, per comodità di lettura. Non cambia niente. A sinistra, per i quattro bassi avrai: A - B - A - B, cioè accordo - basso - accordo - basso, in apertura e chiusura, do/sol - do/sol - do/fa - do/fa. In realtà, i suoni reali sono diversi, perché il tuo organetto è in sol e cioè, sol/re - sol/re - sol/do - sol/do, ma a te non deve fregare niente, perché come dice il Maestro devi pensare sempre che l\'organetto sia stato costruito nella tonalità di do maggiore.

Credo, pure, che esistano programmi informatici che risolvono il problema del trasporto in men che non si dica.

Sì, l\'ottava è messa così, tanto per chiudere, ma ripete pur sempre la tonica, anche se superflua.

Mi pare di aver letto che qualcuno si lamenta per il fastidio che procura il trasporto di un pezzo da una tonalità qualsiasi a quella di do maggiore, dovendo adattarla all\'organetto, per poter leggere lo sparito. Un metodo sbrigativo, naturalmente tenendo conto di tutte le regole che il trasporto richiederebbe, è quella di scrivere su un foglio la scala della tonalità originale e immediatamente sotto quella di do+ e sostituire le note.
Esempio: sia da trasportare un pezzo dalla tonalità di fa+ a quella di do+.
Si procede così:
Fa sol la  sib do  re mi fa
do re  mi fa  sol  la si  do
Sarà facile così fare un trasporto abbastanza sbrigativo, occorre solo sostituire le note corrispondenti. Naturalmente, quando è richiesto bisogna tener conto pure di alcune regolette che la teoria musicale insegna.

Il Maestro Carbone esprima il suo giudizio su questo metodo elementare e valuti la sua efficacia, se applicabile senza problemi.

Senza offendere nessuno, direi di abituare i bambini a studiare la teoria musicale, per poi applicarla allo strumento. In ogni caso, occorre memorizzare tante cose e allora perché non scegliere la strada più evoluta, che fa anche onore all\'intelligenza umana? Da adulti le cose potrebbero apparire un po\' diverse, in particolar modo se una persona non è abituata allo studio. Allora, direi che  bisognerebbe applicare i metodi alternativi solo in casi particolari. Poi, bisogna pure far funzionare un po\' la fantasia. Ammesso che non si riesca subito a memorizzare la tastiera dell\'organetto, ma si suona a musica un altro strumento, penso che non debba essere difficile eseguire correttamente un pezzo con l\'organetto, dopo averlo provato e memorizzato con tale strumento. Con un po\' di pratica diventa tutto molto facile, a meno che uno è del tutto negato per la musica strumentale. In questo caso, bisognerebbe indirizzarlo verso altre attività più consone alle sue capacità. Se c\'è passione, si riuscirà sicuramente: ma se qualcuno pensa di diventare senza sforzo un Paganini dell\'organetto, solo perché lo desidera, penso che che questo sarà molto difficile da realizzarsi...

Ciao, Costantino. Alla ditta Carini ho ordinato un po\' di tutto: manali, ditali, tracolle, bottoni, molle e matassine di acciaio armonico, spilli, placchette di alluminio per soniere, serramantici, portaripetini e ripetini per meccaniche, etc., etc. Il mantice completo costa sui centotrenta euro, l\'ho detto prima. Insomma, tutto ciò che serve per mettere su un organetto, all\'infuori delle voci. Non serve comprare ad ogni occasione ciò che ti serve, perché verrebbe a costare di più col tempo. Invece, sono dell\'avviso che se si vuole lavorare in una direzione, bisogna equipaggiarsi bene e fare il pieno.
Se sei intenzionato a costruire l\'organetto che ho descritto, tieni presente una cosa: ho dovuto modificare un po\' le casse. A destra, ho ritenuto di aumentarne la profondità e portarla a cm 6, per consentire l\'installazione di una soniera a castelletto, interamente costruita con abete di risonanza della Valle di Fiemme (potresti anche usare l\'acero montano di risonanza, però io ho preferito usare l\'abete). Perché il castelletto? Secondo me è più funzionale rispetto alla soniera su pianale, prima concepita. I ferri inseriti nei tasti e che terminano con le valvole, non hanno bisogno di essere incurvati, ciò che determina la loro stabilità (forse è necessario aggiungere che i fori sulla tavola dove poggiano le valvole dovrai eseguirli in conseguenza della posizione dei tasti sulla tastiera, mai prima!). A sinistra, invece, si possono costruire due soniere su pianale per voci professionali, anche di compensato. Con le dimensioni date vi entrano senza problemi, solo che devi raggrupparle in corrispondenza di due grandi fori di cm. 2 o 2,2 praticati sulla tavola della cassa. L\'accordo avrà quattro cellette, a due a due di fianco, così da permettere di riunirle nella parte centrale sopra un foro. La soniera del basso, invece, a forma di croce, con le sue tre celle, sarà ugualmente posizionata sull\'altro foro. Sulla tavola esterna, dovrai collocare due portaripetini, con quei quattro piccoli rialzi, per inserirvi la molla e i ripetini, azionati dalla pressione dei due bottoni.

La Ditta Marconi non mi ha risposto più. Evidentemente, c\'è molta diffidenza in giro, dopo le ultime misure antievasione fiscale emanate dal governo. Nessun problema con la Carini, la quale mi ha rilasciato regolare fattura, con l\' IVA al 21%!!! Mah, che possiamo fare, purtroppo bisogna pagare...(...e io pago...come diceva il grande Totò).

Il tuo lavoro è lodevole...però devi scusarmi: ma è veramente più facile ricorrere a questo genere di cose, anziché memorizzare le note della tastiera del due bassi, 12 bottoni?
Credo che imparare un po\' di teoria musicale non è poi tanto difficile e la si potrebbe benissimo mettere in pratica con l\'organetto. Con questo non voglio dire che il tuo studio sia inutile, ma, ai tempi nostri,  sembrerebbe un po\' superato. Comunque, rispetto il tuo punto di vista.

La Ditta Carini, a cui ho fatto richiesta per accessori di organetto, è disponibile. Naturalmente, l\'ordine dev\'essere tale da consentire la spedizione...Non si chiedono cose da poche decine di euro!
Ti riforniscono di tutto. Sono forniti pure di matassine di acciaio armonico extra extra da 0,50 mm. a 0,80 con cui, chi volesse, potrebbe crearsi tutti i tipi di molle. Per le meccaniche, ti danno pure le placchette di alluminio con i quattro piccoli rialzi ed i ferri, con cui è facilissimo creare i meccanismi. Insomma, è una Ditta che viene incontro ai nostri bisogni e questo ci consente di avere a disposizione, senza problemi, il materiale che serve a noi cultori dell\'organetto.

La Ditta Marconi non ha ancora finito di stupirmi. Avevo comunicato che l\'altezza del cartone era di mm. 20 - senza verificarlo - e mi ha risposto che non esiste. Il cartone è da mm. 26-28-30-32-35.
Però! Credo che tanta precisione derivi da un lavoro fatto con serietà. Per il prezzo...Dio ce la mandi buona!

La Ditta Carini \"DE. NA\" di Castelfidardo costruisce mantici personalizzati per organetto a poco meno di euro centotrenta. Produce, pure, vari accessori.