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Costruzione di un organetto a due bassi

Aperto da Organetto1, Maggio 18, 2011, 10:58:29 PM

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Organetto1

Salve! Voglio descrivervi la mia costruzione di un due bassi, del tipo calabrisello, di dimensioni 22,5x12, con tastiera di 12 bottoni (9+3).
Per ragioni di spazio, le soniere sono costruite direttamente su pianale, sia nella cassa del canto, che in quella dei bassi (per meglio specificare, s\'intende che non si hanno soniere a castelletti).
Per la costruzione delle casse, in noce stagionato, mi sono avvalso dell\'opera di un amico falegname.
Segue descrizione.
 

costa

Grazie per i suggerimenti, in seguito illustraci i passi dettagliatamente, anche perchè noi lo facciamo per passione non sicuramente per lavoro, quindi pericolo che rubiamo il mestiere a qualcuno non c\'è.
 

Organetto1

Sicuramente Costa, noi lo facciamo per passione, non vogliamo intralciare il lavoro di nessuno.
Riprendiamo il discorso dell\'organetto. Le casse sono state realizzate con un\'estetica particolare, discostandosi dal tipo tradizionale. La cassa del canto è formata da una scatola, aperta verso il lato del mantice, che presenta, da questo lato, un telaio di circa 15 mm di profondità. Esso s\'inserisce all\'interno del perimetro  della scatola aperta in modo perfetto e su cui è incollato il lato del mantice che lo interessa. Il telaio è fissato su questo lato con quattro spilli, per cui sono stati eseguiti quattro piccoli fori sulla parte terminale (a circa 7,5 mm dal bordo più lungo della scatola), per consentire una tenuta sicura. Dal lato opposto (quello dove è stata fissata la tastiera, con due viti e relativa rondella, è stata incollata una tavoletta di legno (noce) percorsa, nel senso della lunghezza, da 24 fori di diametro di 8 mm.  Essi sono disposti alla distanza di 8 mm tra di loro, nel senso della lunghezza; mentre, di fianco, si trovano alla distanza di 9 mm. Questi fori occupano la parte centrale della tavoletta, che chiude perfettamente questo lato della scatola.
Segue descrizione.
 

costa

Sulle dimensioni e sulle parti che compongono l\'organetto non ci sono problemi, basta smontarne uno e rifare il tutto con la massima precisione, il problema secondo me sta nell\'accordatuta, in quanto mi è stato riferito da un costruttore che le voci arrivano dalla casa costruttrice con un\'accordatura di massima, vanno poi inpellate e accordate (così mi ha detto questo), il problema sta sulle altre parti che compongono lo strumento, cioe: il sistema dei tasti, le molle dei tasti, le molle dei bassi, ecc. ecc...., dove si può reperire questo materiale?
Grazie mille per la disponibilità e poi volevo chiederti se sei Calabrese e di dove, io vivo a Lamezia Terme.
 

Organetto1

Sì, sono calabrese, ma questo non ha nessuna importanza. Risiedo in provincia di Cosenza. Sull\'accordatura dello strumento è come dici, però per le voci Binci non ci sono problemi. Gli accessori per organetto li puoi ordinare alla ditta Carini \"DE.NA.\" srl, via XXIV Maggio 9 - 60022 Castelfidardo (AN) Tel. 071 780961 fax 071 780757
 

Organetto1

Descrizione dell\'organetto a due bassi.
Dalla parte opposta alla tavoletta su cui stanno i 24 fori è costruita una soniera solidale al piano della tavoletta stessa. In pratica, le coppie di fori sono separate, in lungo, da un\'asticella di compensato incollata al pianale. Parimenti, la restante parte, di forma rettangolare, pure incollata, è costruita con piccole assicelle di compensato. In tutto, si hanno 12 rettangolini (portavoci) da una parte e 12 dall\'altra, a fianco. In apertura dello strumento, dunque, suonano due ance e così avviene anche in chiusura. Lo spazio vuoto tra le assicelle è di 13 millimetri. Ciò consente, senza problemi l\'alloggiamento delle ance, che sono larghe 16 mm.
Realizzazione della tastiera.  Una tavoletta di noce, spessa 20 mm e lunga 210 mm circa, della forma comune che possiamo osservare negli organetti di legno,  è stata sagomata per mezzo della fresatrice professionale, con 9 +3 scanalature larghe mm 7 circa, lunghe 60 mm e 40 mm circa, profonde 13 mm. E\' stata praticata, poi, nella parte centrale  che viene attaccata alla cassa una piccola scanalatura lunga tutta la tastiera , a cui è stata incollata un\'assicella di noce, sagomata successivamente in modo opportuno, che però ha lasciato un piccolo foro, per farvi passare un ferro zincato. Questo ha il compito di tenere insieme tutti i tasti di legno, che ruotano intorno ad esso e sono alloggiati nelle rispettive scanalature. I tasti sono un pochino più corti delle scanalature. Essi sono stati realizzati a mano, dopo averli fresati di massima, secondo le dimensioni volute. Sono arrotondati nella parte in cui ruotano intorno al ferro ed alti più o meno quanto la profondità delle scanalature; dalla parte opposta sono più esigue, perché sotto sono fissate le molle. Questi tasti presentano un foro nella parte terminale, in cui viene inserito un ferro lungo quanto la distanza che serve per arrivare a livello dei fori. Qui viene attaccata con cera d\'api la valvola che ha il compito di chiudere ogni foro.
La tastiera è fissata alla cassa mediante due viti con relative rondelle, che si trovano all\'interno della cassa ed è stata predisposta, pure, una tavoletta traforata a mano, avente il compito di nascondere il meccanismo delle valvole.
Segue descrizione...
 

costa

Sin quà chiarissimo, l\'unica cosa che non sono riuscito a capire è se il sistema dei tasti  (cioè quella specie di L) è intera oppure sono due pezzi fissati tra di loro. Grazie.
 

Organetto1

Dopo aver finito di descrivere l\'organetto artigianale, riporterò con un allegato tutta la grafica, pezzo per pezzo.
Il tasto inizialmente è di forma rettangolare. Poi, viene sagomato in modo da dargli una forma arrotondata verso l\'attaccatura alla cassa; verso l\'esterno, invece, è leggermente più sottile, perché là va collocata la molla. Dalla parte dell\'attaccatura si pratica un foro parallelo alla tastiera, in modo da farvi passare l\'astina di ferro (che attraversa nello stesso senso tutti i tasti). Un pochino più in là (in direzione dei bottoni) viene praticato un altro foro (perpendicolare al precedente) in modo da inserirvi un ferro zincato, che arriva fino al foro e che quindi nella parte terminale s\'incolla (con cera d\'api) alla valvola. Quando viene premuto, così, ad esempio, un bottone della tastiera la valvola si discosta dal foro e il flusso d\'aria fa suonare le voci interessate. Non appena rilasciamo il bottone, la molla sottostante fa ritornare lo stesso nella posizione iniziale, a causa della pressione che esercita sulla parte sottostante del tasto.
Ciao
 

Organetto1

Ho riletto lo scritto precedente, che avevo buttato giù in fretta, senza rileggerlo e mi sono accorto di non essere stato molto chiaro in alcuni punti. L\' astina di ferro zincato che viene conficcato nella parte opposta del tasto rispetto ai bottoni deve arrivare fino al foro che viene chiuso dalla valvola, per cui viene incollato a questa con cera d\'api. In sostanza, tasto e astina formano una elle. Una parte dell\'astina viene conficcata quasi perpendicolarmente al tasto, mentre la parte opposta terminale viene incollata alla valvola. E\' chiaro? L\'allineamento di tutti i fori attraversati orizzontalmente dall\'altra astina di ferro zincato si fa adoperando un attrezzo. In pratica, si fa il segno dove deve avvenire il foro orizzontale del tasto e poi, con la medesima misura lo si esegue sui rimanenti tasti con l\'aiuto dell\'attrezzo, che determina la posizione esatta di tutti i fori. Faccio presente, altresì,  che le astine di ferro che vengono incollati alle valvole devono portarsi precisamente sui fori, per cui necessita piegarli un, per dare la curvatura giusta. Questo si fa con un attrezzo apposito, non con l\'uso delle pinze. E\' bene sapere, inoltre, che la cera d\'api non è solo cera, vi sono aggiunti olio paglierino e pece in certe proporzioni.
Poi, ancora, devo chiarire una cosa importante. Io non sono un maestro. Le cose che descrivo le ho apprese osservando il lavoro svolto da artigiani professionisti nella costruzione dell\'organetto e altro. Questi non hanno avuto problemi nel mostrarmi le procedure per la realizzazione dello strumento. Né, hanno posto alcun veto alla divulgazione di tali procedure artigianali, non essendo state brevettate e costituendo, di fatto, opere hobbystiche, non a carattere commerciale. Non appena avrò tempo, continuerò nella descrizione della realizzazione dello strumento, non essendo questa la sola occupazione a cui mi dedico.
 

costa

Fino a questo punto sei stato molto chiaro, non penso sia molto difficile realizzare la struttura, secondo me la parte più difficile è la realizzazione della tastiera in quanto trattasi di componenti da assemblare con la massima precisione, comunque continua nella tua descrizione, se dovessi avere problemi quando inizierò la realizzazione ti chiederò delucidazioni più dettagliate. Grazie di tutto.
 

Organetto1

La realizzazione della tastiera non è poi tanto difficile come credi. E\' chiaro che bisogna essere precisi. La tastiera può essere creata con facilità in falegnameria, perché qui si hanno le macchine utensili in grado di svolgere il lavoro con la massima precisione. Come ho già detto si prende una tavoletta di noce, spessa due centimetri e, con il distanziatore, si creano i solchi entro cui dovranno alloggiare i tasti e le molle. Li puoi fare larghi 6 o 7 millimetri, non più stretti, perché, poi, potresti avere problemi con i tasti. Infatti, nella parte terminale esterna a destra dovrai avvitare i bottoni e i tasti potrebbero spaccarsi. Comunque, usa il faggio stagionato, perché non si spacca facilmente. Sulla tavoletta, con la forma caratteristica degli organetti, devi tracciare nove solchi, profondi intorno ai 13 millimetri e distanziati tra di loro pure 13 millimetri. Li farai lunghi circa 6 centimetri. Dopo il quarto solco, a scendere, farai i tre solchi delle vocette, che però saranno lunghi poco meno di quattro centimetri. Qui i tasti li farai un po\' più alti rispetto alla prima fila o, a piacere, potrai creare sulla tastiera un leggero rialzo, in modo che i bottoni delle tre vocette siano un po\' più alti rispetto a quelli della prima fila. Dopo aver creato questo pezzo, lo si chiude, incollando sulla parte esterna un listello pure di due centimetri, naturalmente sagomato secondo la forma caratteristica della tastiera dell\'organetto. E\' chiaro? Un falegname è capace di fare una tastiera in men che non si dica, naturalmente dopo averne vista una. I tasti li dovrai fare larghi quanto la larghezza del solco inizialmente; poi, con la carta vetrata a grana fine potrai limarli un po\' in modo tale da farli entrare in modo perfetto nel solco (non devono oscillare).
Ciao
 

costa

Chiarissimo, ma per il foro che deve attraversare la tastiera? Esitono delle punte lunghe quanto tutta  la tastiera? Graize.
 

Organetto1

Ho già detto come viene eseguito il foro lungo che attraversa tutta la tastiera. Non si esegue con nessuna punta! Dopo aver creato i solchi in cui alloggeranno i tasti, in lungo e a circa 8 millimetri dalla base dei stessi, dalla parte della tastiera che viene attaccata alla cassa, si esegue con l\'utensile un taglio rientrante nella tastiera di circa 7 millimetri e largo 3 (che è preciso e attraversa tutti gli alloggiamenti dei tasti alla stessa altezza e alla stessa distanza dalla cassa). Poi, si prende una striscetta di legno lunga quanto tutta la tastiera e la si incolla (con colla B3) alla fessura creata con precisione, con un rientro di 4 millimetri. Rimane così un foro precisissimo lungo quanto tutta la tastiera, di 3 millimetri. Naturalmente, per ogni solco viene eliminato il pezzetto della striscetta di legno che occupa il vuoto stesso del solco e il foro sarà bello e fatto! Questo foro sarà, poi, attraversato dall\'astina di ferro zincato su cui ruoteranno i tasti.
 

costa

 

Organetto1

Si realizzerà la soniera del canto in acero. Essa avrà le seguenti dimensioni in centimetri: 10,5x19,5. Dunque, un rettangolo diviso a metà, per il lato più lungo, da un listello di cm 0,5 di larghezza e lungo quanto tutta la soniera. Si avranno così dodici coppie di cellette (portavoci) affiancate, ma separate dal listello anzidetto. La loro altezza sarà regolare per tutte di cm 1,3; invece, la lunghezza sarà in funzione delle voci. Incominciando dall\'alto verso il basso, per le prime sei coppie avremo una lunghezza di cm 4,4; poi, 4,2 - 4,1 - 4 - 4 - 3,9 - 3,7. Naturalmente, i listelli laterali del rettangolo anzidetto saranno di cm 0,5 fino alla sesta celletta; poi, avremo spessori un po\' più grossi e, precisamente, cm 0,8 - 0,9 - 1 - 1 - 1,1 - 1,3. I tredici listelli che separano le varie cellette in senso parallelo saranno di cm 0,3. Questa la progettazione della soniera del canto, che potrà essere incollata con colla B3 sul pianale interno della relativa cassa. La struttura può avere un rilievo sul pianale, di un centimetro.  
Questa progettazione è stata ideata da me personalmente. Essa potrebbe anche non essere incollata sul pianale, ma in questo caso occorrerebbe fermarla in modo opportuno, come si fa per le soniere a castello.
Ciao, alla prossima.