Tastiera dei bassi dell\'organetto

Aperto da Organetto1, Aprile 22, 2011, 04:58:03 PM

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Organetto1

Salve, Maestro
so già qual è la sua risposta a ciò che scriverò, però La prego di non rifiutare le idee innovative. E\' dimostrato dalla storia che cose semplici hanno sempre rivoluzionato tutto ciò che esisteva prima.
Ecco, ho pensato che si potrebbe costruire una tastiera standard di dodici bassi sciolti per organetto, con le sette note diatoniche e le cinque cromatiche. Naturalmente, bisognerebbe intuire la disposizione più conveniente. Questo, teoricamente, dovrebbe permettere, tra l\'altro, la formazione di tutti gli accordi utili per organetto.
Che cosa ne pensa?

P.S.- E\' probabile che altri abbiano pensato a questo, ma personalmente non ne sono a conoscenza.
 

admin

Sicuramente andrebbe bene per chi vuole dedicarsi solo all\'organetto, l\'altro problema è la tonalità che comunque è sempre limitata, aumenterebbero le possibilità ma dopo un po di tempo ci si accorge che anche questo strumento è limitato armonicamente e melodicamente per poi passare alla fisarmonica che ha un\'apertura a tutti i generi e tonalità
Mario Carbone

Organetto1

Rimane inteso che non sto affermando di voler abolire l\'organetto, anzi sono dell\'idea che questo strumento tradizionale debba rimanere così, perché è uno dei simboli genuini del folklore.
Per converso, sto parlando di una \"fisarmonica bitonica\" con una tastiera cantabile cromatica di trentasei bottoni ad aprire e trentasei a chiudere, per un totale di settantadue note (lo stesso numero di note che ha un pianoforte con un\'estensione di sei ottave!). Ad aprire, s\'inizia (dall\'alto) dalla nota la, in successione cromatica, per finire al trentaseiesimo bottone con la nota re; mentre, a chiudere s\'inizia dal do e si finisce giù con il si. A chiudere, dunque, si avrebbe lo stesso sviluppo della normale fisarmonica cromatica, mentre, ad aprire, lo sviluppo contrario della disposizione precedente di ciascuna delle tre file di bottoni.
Tutto ciò, a vantaggio della leggerezza dello strumento, unita alla caratteristica particolare del suono.
 

admin

Non è bello ciò che e bello, ma è bello ciò che piace.
A me questi strumenti ibridi non piacciono, purtroppo è un fatto di principio.
Mario Carbone

Organetto1

Sì, sì condivido anche la Sua idea. Infatti, ho comprato di recente un quattro bassi M/m della Baffetti, con cui mi diverto molto. Devo ammettere che certi suoi arrangiamenti di composizioni altrui mi piacciono di più degli originali. Per esempio, per dirne una, gli arrangiamenti  della Migliavacca (suoi e di Novellari) sono eccezionali, direi che non hanno niente da invidiare alla mazurka originale. Ma in questo sta l\'arte ed io rispetto sinceramebnte il suo punto di vista, perché sa trarre da uno strumento assai limitato dei motivi molto belli.
La questione che ho posto prima è scaturita solo da uno spirito esplorativo, avendo disposizione naturale allo studio.
 

Laviero

Io su questo argomento sono pienamente d\'accordo col maestro Carbone, e l\'ho espresso in tante altre discussioni....
l\'organetto per me deve essere usato per suonare ciò che gli compete, se si vuole andare oltre, o perchè l\'esecutore è portato, o per gusti musicali, ci sono tanti altri strimenti che sono completissimi a confronto, e l\'esempio più clamoroso, anche perchè gli assomiglia molto, è la fisarmonica...
perchè uscire pazzo su un organetto per fare il tico tico (esempio puramente casuale), quando si può fare con la fisa senza storpiarlo..?
per dimostrare bravura, virtuosità e impegno..?
secondo me facendo ciò non si dimostra questo, ma si dimostra solo che non si sa andare oltre uno strumento un pò di \"nicchia\"....

ps. organetto1, tutto questo non è riferito a te in alcun modo, ma ad un modo di pensare diffuso purtroppo, o fatto diffondere in modo sbagliato...


Lavy

Organetto1

Indubbiamente hai ragione, ma il motivo della mia \"devianza\" è stato causato da un fattore fisiologico. Pur essendo in possesso di una fisarmonica da moltissimi anni ed essendo attratto dal suo suono particolare, tuttavia, a causa del suo peso eccessivo, unito all\'incapacità di trovare una posizione corretta dello strumento, ne sono stato scoraggiato. Sono dell\'avviso che la posizione corretta di ogni strumento sia di fondamentale importanza per iniziarne lo studio e, purtroppo, la conformazione fisica di ciascuno di noi opera in senso positivo o negativo a tale riguardo. Personalmente, ho un fisico normale, ma mi riesce assai difficile trovare un\'impostazione giusta dello strumento. In alcuni manuali avevo letto che, ad esempio, la cinghia sinistra dev\'essere più corta di quella destra, perchè la tastiera cantabile cada perpendicolarmente al suolo. Sinceramente, a me risulta il contrario. Ciò può dipendere dall\'incurvatura delle spalle...mah! Comunque, ora che ho scoperto l\'organetto non sogno neppure di cambiarlo con la fisarmonica, al più posso farne costruire uno con specifiche caratteristiche.
 

Laviero

E secondo me questo è uno sbaglio...
arriverà un giorno che ti pentirai della scelta...

chiaramente questa è la mia opinione...e non per questo deve essere corretta...


Lavy